Credete che vi piacerebbe leggere nelle menti? Ripensateci.
Margaret Atwood, Il canto di Penelope (2018)
Mentre Odisseo impiegava dieci anni per percorrere i circa 900 km che separano Troia da Itaca, cosa faceva Penelope? E soprattutto, chi era davvero Penelope? La sposa dell’eroe, ormai nell’aldilà e quindi priva di freni inibitori, racconta la propria versione dei fatti, supportata dal coro delle celebri “dodici ancelle infedeli” che il marito ha fatto crudelmente giustiziare al suo ritorno.
Materiali
Loreena McKennitt – Penelope’s song
Nel 2006 la cantante canadese Loreena McKennitt pubblica l’album “An ancient Muse”, che raccoglie dodici brani in gran parte scritti durante un suo viaggio in vari paesi del Mediterraneo. Mentre soggiorna sull’isola greca di Cos, un audiolibro dell’Odissea le porta alla mente tutte le migrazioni e i passaggi che il nostro mare ha visto nel corso del tempo, e la cantautrice si interroga sul destino non solo di chi parte, ma anche di chi resta. Nasce così “Penelope’s song”.
Teresa Mannino – Odisseo e Penelope
Nel monologo teatrale “Sono nata il ventitré”, l’artista comica palermitana Teresa Mannino fornisce una sua lettura dei viaggi di Odisseo e del suo incontro con Penelope. Perché i classici possono farci pensare anche con un sorriso, o una vera e propria risata
RAI – Odissea
Nel 1968 la RAI manda in onda l’ “Odissea – le avventure di Ulisse”, prima produzione televisiva italiana a colori. La miniserie in otto puntate per la regia di Franco Rossi, Piero Schiavazzappa e Mario Bava, che riscuote un clamoroso successo, vede come protagonisti l’attore iugoslavo Bekim Fehmiu e l’attrice greca Irene Papas, che a lungo rimarranno nell’immaginario collettivo come volti di Odisseo e Penelope. La famosa scena del “riconoscimento” compare nell’ultima puntata (circa a 28’20”).